C’è un motivo psicologico se si tende ad accumulare i vestiti sul divano oppure su una sedia. Non è solo pigrizia.
Spogliarsi dopo una giornata trascorsa tra un impegno e l’altro e gettare i vestiti sul divano oppure sulla sedia posizionata strategicamente in camera da letto proprio per accogliere gli indumenti. C’è chi lo fa perché non sa bene dove mettere i capi che non sono né puliti né sporchi ma la questione potrebbe essere più complessa.
La lavatrice è la nostra più cara amica in casa. Ci risparmia molta fatica e tanto tempo lavando vestiti, lenzuola, asciugamani al posto nostro. Finiscono dritti dritti nell’elettrodomestico i capi sporchi per i quali urge un lavaggio rapido. Altri indumenti, invece, vivono in una sorta di limbo perché sono troppo puliti per la cesta dei panni sporchi ma utilizzati e, quindi, da non riporre nell’armadio o nel cassetto per una questione igienica.
Esistono appendiabiti appositi per ospitare proprio questi capi oppure i pouf contenitori o scatole porta abiti. Eppure tante persone preferiscono appoggiare i vestiti sul divano oppure su una sedia e lasciarli accumulare. Questione di pigrizia oppure c’è dell’altro dietro questo comportamento?
Mettere i vestiti sul divano senza preoccuparsi di piegarli o sistemarli in uno spazio apposito permette certo di risparmiare tempo ed energie ma rende disordinata la stanza. A volte si tratta solo di pigrizia, senza dover cercare spiegazioni psicologiche più profonde. Si è stanchi e quella è la soluzione più veloce. Se, invece, il tempo a disposizione e le energie non mancano allora bisognerebbe approfondire questa abitudine.
Per la psicologia il divano (o la sedia) può essere visto come una zona neutra tra ordine e disordine. L’armadio rappresenta l’ordine, il pavimento il disordine, il divano resta a metà. Significa che scegliamo uno spazio di transito in cui mettere ciò che non si vuole affrontare. Sistemare l’indumento significherebbe prendere una micro decisione, rimandare il compito diventa così un segnale di stanchezza mentale e di sovraccarico.
Questa stanchezza non permette di affrontare subito la questione in sospeso, va rimandata ad un momento successivo. Un’altra spiegazione simile riguarda la stanchezza decisionale e la mancanza di rituali. Qui non è voglia di rimandare ma è incapacità di trovare le energie cognitive per svolgere il compito e chiudere un cerchio. L’assenza di rituali di chiusura spinge il cervello a lasciare cose in sospeso.
Secondo gli psicologi, poi, l’accumulo di vestiti sul divano potrebbe essere legato ad un bisogno di controllo. Quella montagnola di indumenti che si forma dà paradossalmente un senso di ordine personale perché si sa cosa c’è all’interno e si può trovare subito quello che serve. Certo è un ordine soggettivo ma sempre ordine è. Infine, i vestiti accumulati sul divano possono avere un legame con l’emotività e rappresentare uno spazio personale di tolleranza. Quel disordine è un modo per distaccarsi dalle aspettative di perfezione, prendersi una pausa dalle responsabilità.
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