Se anche tu, come tanti altri cittadini, sei in attesa del rimborso 730 e vuoi che venga sbloccato, ecco che cosa devi fare. In questo modo potrai ricevere per davvero il bonifico che può essere una svolta per tante persone e tante famiglie.
Come è noto, la situazione dal punto di vista economico nel Paese è a dir poco delicata e complicata, dal momento che ci sono tante famiglie che vivono in situazione di enorme e di profonda difficoltà. Ed anche quelli che non sono così in affanno, nel momento in cui devono fare i conti con delle spese improvvise o inattese possono andare seriamente in difficoltà. Da troppo tempo, infatti, gli stipendi sono fermi e non sono più adeguati rispetto ad un caro prezzi che davvero spaventa in maniera fisiologica tutti quanti.
Proprio in ragione di quanto detto fino a questo momento, nel momento in cui ci si ritrova a fare i conti con delle difficoltà, ricevere il tanto agognato rimborso 730 può essere per davvero una manna dal cielo. In molti, però, sono ancora in attesa di riceverlo. Ed avere una cifra del genere, che può essere più o meno importante, bloccata non è certo piacevole. In ragione di quanto detto fino a questo momento, andiamo a vedere nel dettaglio che cosa devi fare per ricevere questo tanto agognato bonifico. Può essere davvero fondamentale per tante persone.
Rimborso 730: cosa fare per ricevere questo bonifico
Il primo motivo per il quale il rimborso 730 può essere legato a controlli automatizzati che si attivano, per così dire, in presenza di incoerenze tra i dati dichiarati e quelli già noti all’Amministrazione. Attenzione, però, anche ai controlli formali: vengono avviati nel momento in cui la dichiarazione presenta degli errori formali, delle omissioni o è priva di documentazione giustificativa essenziale. Per poter controllare lo stato del nostro rimborso 730 dobbiamo andare sul nostro cassetto fiscale.
Dopo essere entrati grazie alle nostre credenziali SPID o CIE, si dovrà controllare l’area dedicata ai rimborsi per poi consultare delle eventuali comunicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione. Nel caso in cui non siano emersi blocchi evidenti e palesi, si dovrà valutare l’invio di un’istanza di sollecito tramite PEC, contact center oppure, in alternativa, tramite lo sportello, oppure affidarsi a un professionista per ricevere l’assistenza di cui si ha bisogno nella procedura.
Nel caso in cui non si ottenga nessuna risposta entro sei mesi dalla scadenza naturale, è possibile andare a presentare ricorso giurisdizionale presso la Corte di Giustizia Tributaria di primo grado.
