A partire dal primo gennaio del nuovo anno arrivano delle importanti novità per le nostre cartelle esattoriali. Si tratta di una svolta importante e significativa e, per questo motivo, andiamo a vedere tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
Come è noto, in Italia ci sono tantissime famiglie che vivono una situazione di concreta e profonda difficoltà in termini economici. Da troppo tempo, infatti, gli stipendi sono fermi e non ci sono svolte all’orizzonte da questo punto di vista. Con i costi della vita che salgono in maniera esponenziale, si riduce in maniera drastica e costante anche il potere di acquisto delle famiglie. Che fanno una fatica enorme e sempre più grande ad arrivare alla fine del mese. Tornata ad essere uno spauracchio come accadeva tanti anni fa.

In un contesto di questo tipo è del tutto fisiologico che delle persone si trovino a fare i conti con dei debiti. E di conseguenza con delle cartelle esattoriali. Proprio in ragione di quanto detto fino a questo momento, arrivano delle novità significative che entreranno in vigore a partire dal primo gennaio del 2026. E si tratta di un qualcosa di significativo. In ragione di quanto detto fin qui, andiamo a vedere quali sono le ultime notizie da registrare da questo punto di vista in materia di cartelle esattoriali.
Cartelle esattoriali: quali novità in arrivo nel gennaio del 2026
A partire dal primo gennaio del 2026 entrerà in vigore un sistema nuovo ed interessante che stravolgerà in maniera totale l’approccio rispetto a cartelle esattoriali e debiti. In tal senso, andiamo a vedere tutto quello che sappiamo a riguardo. Si tratta del cosiddetto discarico delle cartelle esattoriali, che fa parte della riforma della riscossione, e che rappresenta una importante novità per i contribuenti che hanno pendenze con il fisco, come raccontato da Sky. Andiamo a vedere in maniera dettagliata come funziona e di che cosa si tratta.

In buona sostanza, dopo cinque anni in cui ci sono dei tentativi di riscossione delle cartelle non andati a buon fine e quindi falliti da parte dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione, quest’ultima restituirà la cartella all’ente che l’ha emessa. Si tratta di un qualcosa di significativo ed andiamo a vedere che cosa può succedere. A quel punto, infatti, l’ente creditore potrà decidere che cosa fare: cercare di incassare i soldi per conto suo, magari affidandosi a enti privati di riscossione debiti, oppure se rinunciare a questa cifra. Proprio da qui nasce il nome di discarico delle cartelle esattoriali.