E’ stata compiuta quella che a tutti gli effetti è una opera d’arte mirabile: è questo il Lego più grande d’Italia, dal momento che conta ben 635 mila pezzi ed ha richiesto un sacrificio pari a tremila ore complessive. Ecco che cosa sapere a riguardo e dove si trova.
Attorno al mondo dei Lego c’è sempre grande curiosità ed interesse, dal momento che si tratta di un qualcosa di estremamente affascinante e stimolante. Si possono creare quelle che sono a tutti gli effetti delle autentiche opere d’arte che sono da osservare e da ammirare. Stimola tanto la creatività, visto che bisogna combinare degli elementi più o meno grandi, di un determinato colore, a seconda di quelle che sono le nostre esigenze. Ed ovviamente di quello che è il progetto artistico che vogliamo mettere in piedi.

Va proprio in questa direzione quello che è appena successo in Italia, dal momento che è stato assemblata la più grande statua in Lego di tutta Italia. Si sono resi necessari ben 635 mila pezzi ed ha richiesto uno sforzo mentale ma anche fisico di ben tremila ore. E’ un qualcosa di sontuoso e di straordinario, che lascia tutti gli appassionati di questo mondo a bocca aperta. Andiamo a vedere, di conseguenza, di che si tratta e dove si può ammirare questo autentico capolavoro.
Il Lego più grande d’Italia: riproduzione incredibile del David di Michelangelo
A realizzare questa opera che ha richiesto uno sforzo ai limiti dell’umano è l’arista Pierluigi Alberto Cervati. Si tratta di una replica precisissima e super dettagliata del David di Michelangelo, una delle opere che ha suggellato il mito dell’arte italiana e che è esposta alla Galleria dell’Accademia, in quel di Firenze. Ovviamente è stato un qualcosa di impressionante, che ha richiesto come detto più di mezzo milione di pezzi e tantissime ore di lavoro per un risultato che, però, ha davvero dell’incredibile e che giustifica e dà senso ad un simile sforzo.

Questa riproduzione del David di Michelangelo sta facendo il giro dei social dal momento che si tratta di un capolavoro a tutti gli effetti. Ma non è detto che ci si debba limitare ad osservarlo dallo schermo di uno smartphone. Il frutto del lavoro di Pierluigi Alberto Cervati adesso verrà esposto al ChorusLife di Bergamo in anteprima mondiale, mentre Cervati attende il via libera da parte del giudice per poter giustamente essere inserito nel libro dei Guinness World Record.